Corrispondenza analogica tra le parti della pianta e loro relazione con alcune parti del corpo umano

Non è casuale se la pianta mette in mostra alcune sue porzioni piuttosto che altre. In un precedente articolo abbiamo brevemente considerato i frutti e i fiori della rosa, ma in altre piante vengono messe in mostra le foglie: pensate ad esempio al rosmarino quello che ci attira di più di questa pianta non sono nè le radici, ne i fiori ma le sue profumatissime foglie.

Mentre in piante come il rafano, valorizziamo la piccantezza della radice.

Ebbene, se la pianta mette in mostra una sua parte, analogicamente ci sta parlando delle sue possibili potenzialità terapeutiche.

Le proprietà della pianta sono influenzate oltre che dal suo tipo di vitalità anche dalla specifica parte della pianta impiegata.

Esiste una corrispondenza analogica tra le radici, le foglie e i fiori della pianta e la testa, il petto e l’addome dell’uomo. 

 La radice e la testa sono le parti più dure, essendo  le più ricche di sali minerali.

La radice si radica immersa nell’oscurità del terreno e alcuni suoi principi attivi, gli alcaloidi, attraverso il cervello agiscono sul polo razionale, sul sistema nervoso e sulla sfera più oscura e profonda dell’uomo, ovvero il suo inconscio, penso alla radice profumatissima di primula, che agisce proprio per liberare le tensioni che partono da questo livello e ridare la spensieratezza di chi è volatile e leggero o solare. 

Forse non è casuale che proprio questa radice produce moltissimo olio volatile e questo olio essenziale esprime la solarità della pianta.

La radice , talvolta, agisce sulla causa della malattia, sulla sua “ radice”, tanto che se venisse ridotta in ceneri, attraverso il fuoco, e reintrodotta nella sua tintura, se la pianta è stata scelta bene potrebbe favorire alcuni sogni che aiutano a vedere la causa della malattia.

Nella radice si vedono ricongiunti i 3 cervelli: razionale, emozionale e rettiliano.

La pianta incamera attraverso la radice  il suo nutrimento più macroscopico cioè i sali minerali e l’acqua e noi uomini assumiamo questi stessi elementi attraverso la bocca posizionata nella testa.

La radice generalmente è la parte più dura della pianta, e talvolta viene chiamata radica, quando viene impiegata per fare le pipe o gli intarsi.

La radice serve alla pianta a darle stabilità, soprattutto quando il vento fa presa sulla sua chioma.

Analogicamente anche il “capo” di una ditta, deve avere la “testa sulle spalle” , cioè deve avere buon senso di fronte agli inevitabili contraccolpi del mercato. La radice radicando la pianta la fissa al terreno, e parlando in termini alchemici, essa contiene il “sale di coscienza” da cui viene estratto lo spirito fisso, che fissa appunto.

Riguardo all’evoluzione, se paragonata al fiore che è invece molto raffinato, la radice è la parte più grezza e quindi meno evoluta, un pò come la nostra testa quando fa tante “ cavolate” e forse non è casuale che in noi uomini essa è sotto i raggi del sole, forse per essere illuminata.

Anche il cervello, come la radice,  funziona meglio quando la persona è al fresco, provate a ragionare dopo un’ora che siete stati sotto il sole dell’equatore! al freddo si studia meglio, si è più lucidi.

Le foglie permettono alla pianta i suoi scambi gassosi di ossigeno e anidride carbonica e prana o energia vitale e lo stesso scambio avviene fra i nostri polmoni e l’ambiente.

Nelle foglie grazie alla luce del sole si producono gli zuccheri e da questi per trasformazione la maggior parte dei principi attivi, che vengono considerati le principali virtù curative della pianta.

 Quindi i principi attivi chimici hanno una origine solare, di fatto attraverso alcuni strumenti manifestano una certa fluorescenza, cioè sono vivi, e ci ricordano per analogia le qualità della nostra anima, che è la nostra parte più solare.

Fra i polmoni pulsa il cuore che rappresenta bene  la solarità che è in noi.

Se facessimo fermentare gli zuccheri contenuti nelle foglie otterremo quello che viene chiamato lo spirito o alcol, che tra l’altro è molto calorico, come anche lo zucchero e il sole da cui derivano entrambi.

Mentre per la radice si parlava di spirito fisso, le foglie contrariamente alla radice si muovono con il vento e sono ricche di spirito volatile.

Pensate al momento in cui un uomo viene al mondo, cioè è di vitale importanza il primo attimo quando il neonato inspira e altrettanto drammatico è il momento quando un vecchio espira l’ultima volta. Tornando ad aspetti più pratici, la foglia potrà agire sul petto, cioè sul cuore o sulla circolazione, come sulla respirazione.

Per farvi un esempio, mi viene in mente l’edera.

La prima cosa che notate sarà sicuramente la ricca massa fogliare.

Ecco essa agisce sulla via respiratoria contro il catarro e la tosse e sulla circolazione sanguigna, dove è indicata per combattere la cellulite.

Le sue foglie, se le osservate, presentano delle venature chiare molto ben delineate, che potete collegare alla circolazione sanguigna.

Questa pianta dalla scienza viene considerata un buon vasocostrittore e anche qui l’analogia è chiara, se la osservate essa si arrampica sulle altre piante stringendole, e spesso riesce a soffocarle e a privarle della luce. Se pensate al suo fusto potreste ricollegarlo ad una vena varicosa troppo vaso-dilatata ed l’edera come abbiamo detto agisce come vaso costrittore.

Quando arriva il vento le foglie si muovono come tante mani che vi salutano,e se vi ricordate, rappresentano il cuore con la sua vitalità instancabile che non si stanca mai di battere o dei polmoni che pulsano incessantemente. ( respiro e battiti sono chiamati il polo ritmico) .  

Infine Fiori, Frutti e Semi rappresentano l’addome e in genere agiscono sull’apparato riproduttivo e digestivo. Quando l’ovario viene fecondato si ingrossa e pian piano si producono il frutto e i semi, che maturano anche grazie al calore del sole, diventando la parte più evoluta e raffinata.

Anche qui la corrispondenza con gli organi genitali umani, con la maternità è chiara. Spesso i frutti che corrispondono agli organi digestivi dell’addome costituiscono per noi un vero e proprio alimento o se pensate ai semi caldi” tipo finocchio, cumino, anice, ecc apportano alla digestione il calore di cui ha bisogno per facilitare la sua funzione.

Quando arriva il vento i fiori come le foglie, al contrario delle radici, si muovono, e guardando la cosa in maniera analogica, il fiore con il suo profumo o la sua forma aggraziata muove in noi le emozioni.

I fiori con il nettare creano movimento anche nel mondo delle api.

Il fiore è l’organo riproduttivo ed è risaputo che sotto l’influenza del fuoco sessuale siamo disposti a fare molti chilometri senza nemmeno pensarci, e quando un uomo dona ad una donna un fiore trattandosi della parte sessuale della pianta, sotto sotto le sta dicendo che la desidera, ma il fiore è anche la parte più evoluta della pianta quindi le sta dicendo anche che il suo sentimento è nobile.

Il fiore, rispetto alla radice si prende tutti i raggi del sole che riesce, ma anche in noi l’addome e la sessualità sono la zona più calda, si dice spesso nella cultura italiana di non fare un bagno freddo subito dopo aver mangiato abbondantemente per non rischiare una congestione.

Riguardo all’evoluzione, il fiore è la parte più raffinata di tutta la pianta e anche in noi i primi tre chakra sono i più evoluti  

Nell’addome gli elementi nutritivi vengono scomposti ed elaborati trasformandosi nel seme, oppure così scomposti sono pronti a nutrire anche le parti più sottili e nobili dell’essere umano.

Come è evidente l’uomo e la pianta hanno in comune lo stesso scopo, cioè raffinare la materia e sono l’uno lo specchio rovesciato dell’altro.

Quindi, come avete visto se capovolgete l’immagine della pianta, mettendo sopra le radici, in mezzo le foglie e sotto il fiore noterete all’istante le corrispondenze di cui ho parlato che spesso non sono slegate dalla loro azione medicinale.

Questa relazione analogica e azione curativa a volte è palese, altre volte non lo è affatto, ma ho voluto comunque parlarne, per stimolare la  fantasia ad andare più a fondo nella comprensione del valore della pianta.Questa corrispondenza è esatta ma alcune piante essendo portate ad agire su un piano più sottile non la manifestano chimicamente, se non attraverso la segnatura.

Penso che, il conoscere queste sottili corrispondenze tra l’uomo e  la natura che lo circonda, sia un invito a interagire con essa maggiormente e a considerare la pianta non solo come un insieme di molecole naturali, ma come un essere vivente che può donare armonia alla nostra salute anche con la sua vitalità.

                                                     ESEMPI

  • Rosmarino, (foglie e olio essenziale), cardiotonico e nota di testa
  • Salvia, (foglie), somigliano alla lingua e i fiori alla gola e alla vagina
  • Peperoncino,  (frutti e semi)digestione e passione e umore
  • Menta piperita(foglie), vie respiratorie
  • Aglio(bulbo)  danni al cervello e morbo di alzheimer (cuore bianco) 
  • Alloro, (foglie e frutti) espettorante, e per dismenorree e dolori digestivi (fiamma e sole nero)
  • Ginepro, (frutti e foglie), cistite e digestione e espettorante, 
  • Timo, (foglie e fiori), asma,bronchite, catarro e addome
  • Zafferano, (stigmi),  digestione e impotenza, frigidità, dismenorrea
  • Origano (foglie  fiori) bronchite, parassiti intestinali, diarrea, mestruo
  • Coriandolo (frutti), crampi addom., diarrea, indigestione, afrodisiaco
  • Curcuma(rizoma arancio)alzheimer, depressione, fegato, rinfrescante
  • Zenzero,( rizoma),dist.bipolari nausea,mal di orecchi, testa, alopecia,
  • Basilico, (foglie),antidepressivo,cura il cuore dai danni dell’infarto
  • Pepe nero, (Frutto), digestione, assorbimento, termogenico e cellulite
  • Finocchio, (semi), coliche gassose intestinali, disinfiam. e rilassante G.I.
  • Prezzemolo, (radici) alcolismo,(foglie) galattof. e (semi) per gas intestinale
  • Noce moscata,(seme), indig., nausea,coliche intest., afrod, rigidità m.
  • Garofano (fiore)  indigest, nausea, diarrea, epatite, ulceragastr., contr.m.
  • Cannella, (corteccia), umore e stimola e rinforza l’intelletto, alzheimer 

Quando la luce del sole crea l’arcobaleno si distinguono bene i sette colori contenuti nella luce bianca del sole, che corrispondono a sette tipi di energia,  che vengono assorbite diversamente dai vegetali e che ne caratterizzano la qualità curativa di ognuno di essi.

Questi tipi diversi di vibrazione energetica caratterizzano anche il bisogno specifico di energia vitale di ogni organo del nostro corpo.

Queste sette energie vengono chiamate con i nomi dei sette pianeti e adesso vedremo insieme le loro qualità. 

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