Archivi categoria: Estratti dei corsi

Le piante medicinali spontanee

Le piante spontanee sono ricche della vitalità che rende il loro fitocomplesso, cioè l’insieme delle numerosissime molecole chimiche sintetizzate nelle foglie, ancora più efficace. Dal punto di vista vitale è preferibile la pianta spontanea alla pianta coltivata e a quella secca; quest’ultima è più concentrata in principi attivi e meno ricca di vitalità. Dalle piante spontanee si possono ottenere succhi molto ricchi di sali minerali importanti per il nostro sangue, che con l’attuale alimentazione tende ad acidificarsi facilmente a scapito delle difese dell’organismo. Per non parlare delle tisane, che bevute ancora calde sono pregne del fitocomplesso e favoriscono la digestione dell’infuso da parte del malato che presenta un calore vitale spesso insufficente. Le piante fresche spontanee si prestano bene anche per portare sollievo dall’esterno alla pelle infiammata e ai muscoli doloranti, attraverso impacchi, cataplasmi, semicupi o attraverso le inalazioni, quando sono le vie respiratorie a essere infiammate.

Le piante spontanee sono poi ideali per ottenere le tinture madri, i gemmoderivati, i rimedi omeopatici, le microdosi e i fiori di Bach; in tutti questi rimedi la vitalità della pianta è molto importante soprattutto perché, quando ci ammaliamo fisicamente, prima di tutto perdiamo energia nel nostro corpo eterico o vitale, e l’erba spontanea provvede a riequilibrarci anche a questo livello, oltre che a curare i sintomi del corpo fisico, agendo su questi ultimi chimicamente.

Le tinture madri e ancor più i gemmoderivati, che sono più diluiti e ricchi di principi vitali, agiscono in maniera molto sottile ma duratura, portando il corpo a reagire alla malattia e a ripristinare la salute del “terreno”, cioè la natura complessa del corpo fisico. L’alcol spesso impiegato in questi preparati viene in Alchimia anche chiamato il portatore del mercurio, cioè della vita, è quindi particolarmente adatto come solvente di estrazione. Un tempo veniva chiamato Acqua Ardente o Acquavite per sottolineare il calore e la vitalità che hanno in sé, rispettivamente il principio del Sole e della Luna, indispensabili per la vita sulla terra. L’alcol viene anche chiamato Spirito e durante la preparazione della tintura, dove esso si tinge del colore apportato dai principi attivi fitoterapici, libera l’Anima della pianta, che prima si trovava imprigionata nel corpo solido.