Tintura, Tintura Madre e Alcolaturo

In questo articolo affronterò la tintura (da pianta secca) o alcolito,  la tintura madre (da pianta fresca) e l’alcolaturo (da pianta fresca)  

Si chiama tintura perché la soluzione idroalcolica si tinge.

I principi attivi infatti apportano colore, odore e sapore alla soluzione.

In maniera artigianale le tinture possono essere ottenute riempiendo un barattolo di vetro per metà con piante medicinali secche (x ottenere la tintura o alcolito) o per ⅔ del barattolo se sono fresche (Tintura Madre). Per poi coprirle con il solvente quasi fino all’orlo del vaso, lasciando 1-2 dita di spazio libero per permettere l’agitazione.

Nel caso delle tinture da piante secche, dato che contengono pochissima acqua si potrà impiegare come solvente di estrazione anche un semplice distillato che si trova in commercio (es: grappa, vodka, brandy, ecc).

Le piante secche contengono mediamente ancora il 10% di umidità che si mescola con l’alcol dei distillati, il quale, ha in partenza, circa il 38% di alcol, che sarà poi un po diluito.

Comunque la tintura si conserva se  presenta il 25% di grado alcolico.

Nelle tinture madri invece si utilizza la pianta fresca che è ricca di acqua e quindi ci servirà un alcol ad alta gradazione dato che verrà diluito moltissimo nella sua gradazione iniziale ( circa  80°- 90°) e la pianta fresca sarà sminuzzata, o pestata con mortaio il più possibile.

Una tintura alcolica ufficialmente si conserva per 5 anni.

Dopo aver messo nel barattolo la pianta ( che viene ben triturata  per favorire l’uscita dei principi attivi)  e il solvente, si chiude con coperchio e si ripone il tutto in un posto buio e fresco per conservare bene l’estratto. Si agita il tutto una volta al giorno per 20-30 giorni, quindi si filtra aiutandoci con un imbuto e carta da filtro. 

Sarebbe utile spremere bene il residuo che rimane nel filtro con un torchietto dato che esso contiene spesso ancora molto estratto e filtrare anche quest’ultimo che viene aggiunto al resto della tintura.

L’alcol oltre a essere un buon conservante estrae bene i principi attivi.

Della tintura ottenuta, in base alla pianta impiegata si prenderanno in genere dalle 15- 20 alle 45 gocce 3 volte al giorno diluite in poca acqua e il dosaggio giornaliero potrà essere graduato molto meglio rispetto a un infuso.

Per essere invece precisi lALCOLITO prevede un preciso rapporto fra la droga secca ed il solvente utilizzato di , cioè macero 20 g di erba secca in 100 g di liquido.

Normalmente l’alcolito viene preparato utilizzando un alcol a 70°,  cioè 30 parti di acqua e 70 parti di alcol.

L’alcolito è comodo da preparare dato che rispetto alla tintura madre classica non occorre calcolare la quantità di umidità contenuta nella pianta fresca e poi può essere preparato quando vogliamo dato che la droga secca che useremo ha un lungo tempo di conservazione,(circa un anno o anche 2 anni se la droga è legnosa come le radici o le cortecce).

Dalla pianta secca i principi attivi vengono estratti più velocemente, specialmente se si usa l’alcol ad alta gradazione dato che anche in piante  molto legnose esso penetra molto bene i tessuti lignificati delle cortecce e delle radici.

Nella TINTURA MADRE classica il rapporto fra il secco (contenuto nella pianta fresca che utilizzeremo nella nostra estrazione) e il liquido impiegato per fare la macerazione è di 1/10.

Si dice che la tintura madre sia più efficace anche se meno concentrata di altri preparati, perché utilizzando la pianta fresca, permette di estrarre dalla pianta una maggiore varietà di principi attivi e anche il loro rapporto di sinergia risulta ancora integro, e questo rapporto è molto importante nel fitocomplesso.

Facciamo un esempio pratico di questa preparazione.

La prima cosa da fare è pesare un campione della pianta fresca, metterla nel forno e poi pesarla e rimetterla nel forno fino a quando non scende più di peso. In questo modo ottengo i grammi di pianta secca, presenti in percentuale nella pianta fresca che utilizzerò per calcolare quanta tintura madre posso ottenere.

Per differenza del peso della pianta fresca pesata all’inizio con quello della pianta seccata nel forno, ricaviamo i grammi di umidità che essa conteneva da  fresca.

Moltiplicando i grammi del secco trovato, per dieci, trovo i grammi di Tintura Madre  da ottenere (rispettando così il rapporto 1/10 fra droga secca e solvente, caratteristico della tintura madre).

In genere la tintura madre prevede una soluzione idroalcolica finale, (cioè a macerazione avvenuta), del 60% e cioè il 60% della tintura sarà alcool puro ed il resto dei grammi sarà composta da acqua( fornita quest’ultima in parte dalla pianta fresca, ricca di umidità, e in parte sarà acqua pura della soluzione idro-alcolica).   

I grammi totali di questa acqua, della soluzione, meno l’umidità contenuta nella pianta fresca, mi fornisce la quantità in grammi di acqua pura da miscelare all’alcol, nei quali metterò a macero la quantità di pianta fresca stabilita.

Vediamo un esempio pratico partendo da 300g di una pianta fresca.

Metto in stufa un campione di 100 g freschi e lo peso più volte, sempre dopo averlo asciugato in stufa ulteriormente, fino a che il suo peso è costante. Ottengo per esempio 30 g di secco e l’umidità sarà per differenza 70 g. Moltiplico questi due dati per tre dato che parto da 300 g e quindi miei 300 gr di fresco conterranno 90 g di pianta secca e 210 g di umidità.

Dai 90 g moltiplicati per 10 ottengo 900 g di Tintura Madre che devo ottenere.

900 g per esempio al 60% di alcool, cioè mi occorreranno in questo caso  540 g di alcol puro e 360 g di acqua.

Da questi ultimi 360 g di acqua sottraggo l’umidità contenuta nella pianta fresca , cioè 210 g e ottengo 150 g dell’acqua distillata che unirò ai 540 gr di alcol puro nel quale mettere a macerare i 300 g di pianta fresca  per ottenere a fine estrazione 900 g di Tintura Madre al 60% di alcool e con un rapporto Droga secca/Solvente di 1/10.

Volendo velocizzare i calcoli saltando la fase della stufa pur sapendo che sarò un po meno preciso considero che i fiori contengono il 90% di umidità, le foglie tenere ne contengono circa l’80% (es Melissa), le foglie grasse (es. Rosmarino) contengono circa il 70-75% di umidità, le radici il 75%, le cortecce ne contengono il 66% e i frutti asciutti come le bacche di ginepro contengono circa il 50% di acqua. 

Nella tabella seguente vedremo i gradi alcolici ideali da raggiungere con la macerazione, necessari a estrarre maggiormente le categorie di principi attivi più interessanti erboristicamente nella pianta scelta.

Per esempio le piante che risultano interessanti per il loro contenuto in  amari, o mucillagini o tannini in genere saranno da estrarre con un grado alcolico compreso fra il 25% e il 45%.   Piante ricche in Saponine e alcuni Glicosidi richiedono un grado alcolico compreso fra i 45% e il 60%, mentre con il 60 % di soluzione idroalcolica finale estraggo la maggior parte dei principi attivi. Fra i 60- 70% si estraggono bene Alcaloidi e Olii Essenziali e fra i 70-90 Resine e Oleoresine. 

Comunque per essere più esatti nel considerare l’insieme della pianta nel suo fitocomplesso esistono tabelle che indicano il grado alcolico più adatto per ogni pianta, indicata per questo tipo di preparazione, che riporto qui di seguito.

TABELLE DEI GRADI ALCOLICI ADATTI NELLE DIVERSE TINTURE MADRI, considerando che l’alcol puro che si compra è al 95% e non al 100% e dosaggio di queste T. Madri suggerito in fitoterapia.

Achillea (Achillea millefolium L.)30-40 gocce 2-3 al dì.60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Aglio (Allium sativum L.)30-50 gocce 2-3 al dì65°619g alcol al 95% con 381 g di acqua
Agrimonia (Agrimonia eupatoria L.)30-40 gocce 3 volte al dì45°410g alcol al 95% con 590 g di acqua
Angelica (Angelica archangelica L.)30-40 gocce 2-3 volte al dì60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Arnica (Arnica montana L.)solo uso esterno, diluito in acqua al 20%60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Bardana (Arctium lappa L.)40-50 gocce 2-3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Betulla (Betula pendula e pubescens)40 gocce 2-3 volte al giorno45°50°435g alcol al 95% con 565 g di acqua
Biancospino (Crataegus oxyacantha L.)30-40 gocce 2-3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Borsa del pastore (Capsella bursa-pastoris L.)40-50 gocce 2-3 volte al giorno45°410 g alcol al 95% con 590 g di acqua
Calendula (Calendula officinalis L.)40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Camedrio (Teucrium chamaedrys L.)40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Camomilla ( Matricaria recutita L.)30-40 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Carciofo (Cynara scolymus L.)30-40 gocce 3 volte al giorno50°460 g alcol al 95% con 540 g di acqua
Cardiaca (Leonurus cardiaca)30-40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Cardo mariano (Silybum marianum L.)30-40 gocce 3 volte al giorno50°460 g alcol al 95% con 540 g di acqua
Celidonia (Chelidonium majus L.)10-15 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Cipresso Cupressus sempervirens L.)20-30 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Cren (Armoracia rusticana)30 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Crescione (Nastrutium officinale R. Br.)30-40 gocce 3 volte al giorno 45°410 g alcol al 95% con 590 g di acqua
Echinacea (Echinacea angustifolia e purpurea)30-40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Edera (Hedera helix L.)la T.M. diluita al 10%5-10 gocce 2-3 volte al giorno60°560 g alcol al 95% con 435g di acqua
Edera terrestre (Glechoma hederacea L.)30-40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Elicriso (Helichrysum italicum)30-40 gocce 2-3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Epilobio (Epilobium angustifolium L.)30-40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Equiseto (Equisetum arvense L.)30-50 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Erisimo (Sisymbrium officinale L.)20-30 gocce 3-4 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Eufrasia (Euphrasia rostkoviana)30 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Farfaraccio (Petasite hybridus L.)30 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Fieno greco (Trigonella foenum-graecum L.)30-40 gocce 3 volte al giorno

60°
565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Fumaria (Fumaria officinalis L.)20-30 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Galega (Galega officinalis L.)30-40 gocce 2-3 volte al giorno50°460g alcol al 95% con 540 g di acqua
Gelso (Morus alba L.)20-40 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435g di acqua
Genziana (Gentiana lutea L.)15-20 gtt. 3 volte al dì o 30 gtt. prima dei pasti60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Ginepro (Juniperus communis L.)20-30 gtt 3 al dì per 3-4 settimane e non oltre 60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Ginkgo (Ginkgo biloba L.)30-40 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Gramigna (Agropyron repens L.)40-50 gocce 3 volte al giorno60°565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Iperico (Hypericum perforatum L.)30 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Ippocastano (Aesculus hippocastanum L.)15-20 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Lavanda (Lavandula angustifolia Mill.)30-40 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Luppolo (Humulus lupulus L.)20-30 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Margheritina (Bellis perennis L.)30-40 gocce 2-3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Marrubio (Marrubium vulgare L.)30 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Marrubio d’acqua (Lycopus europaeus L.)30 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Meliloto (Melilotus officinalis L.)30-40 gocce 2-3 volte al giorno 60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Melissa (Melissa officinalis L.)30-40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Menta (Mentha piperita L.)30-40 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Mirtillo(Vaccinium myrtillus L.)40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua
Olivo (Olea europaea L.)40 gocce 3 volte al giorno50°460 g alcol al 95% con 540 g di acqua
Ononide (Ononis spinosa L.)30-40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Ortica (Urtica dioica L.)40-50 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Passiflora (Passiflora incarnata L.)20-30 gocce 2-3 volte al giornoo 50 gocce prima della notte60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Pepe d’acqua (Polygonumhydropiper L.)40-50 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Pervinca (Vinca minor L.)30-40 gocce 3 volte al giorno 60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Piantaggine (Plantago major L.)30-40 gocce 3 volte al giorno  50°460 g alcol al 95% con 540 g di acqua
Pilosella (hieracium pilosella L.)40-50 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Pimpinella (Pimpinella major L.) 30-40 gtt 3 al dì60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Potentilla (Potentilla anserina,erecta L.) 30 gtt 3 al dì60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Prunella (Prunella vulgaris L.)30-40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Regina dei Prati (Filipendula ulmaria L.) 40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Ribes nero ( Ribes nigrum L.)30 gocce 3 al dì50°460 g alcol al 95% con 540 g di acqua
Rosmarino (rosmarinus officinal.L.)30 gocce 3 al dì65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua
Pungitopo (Ruscus aculeatus L.)30-40 gocce 3 al dì60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Salvia (Salvia officinalis L.920-30 gocce 2-3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Sambuco (Sambucus nigra L.)30- 40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Tarassaco (Taraxacum officinalis Weber) 40-50 gocce 3 al dì60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata) 20-30 gocce 2-3 volte al dì 60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Uva ursina Arctostaphylos uva-ursi L.) 20-30 gocce 3 volte al giorno per 15 giorni45°410g alcol al 95% con 590 g di acqua
Valeriana rossa (Centranthus ruber L.)20-30 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Verbasco Verbascum polmonoides L.) 40-50 gocce 2-3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Verbena (Verbena officinalis L.)40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Verga d’oro (Solidago virgaurea L.) 30- 40 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Viola (Viola tricolor L.)40-50 gocce 3 volte al giorno60° 565 g alcol al 95% con 435 g di acqua 
Zenzero (Zingiber officinale)30- 40 gocce 3 volte al giorno65°619 g alcol al 95% con 381 g di acqua

Si chiama tintura madre perché è  stata scelta come preparazione base per ottenere i medicamenti omeopatici, ma è anche il punto di partenza per preparare sciroppi e cosmetici idroalcolici oltre a essere impiegata come validissimo fitoterapico di per sé.

La pianta fresca pur contenendo molta acqua in cui diluisce i suoi principi attivi, presenta ancora tutta la sua vitalità rispetto alla pianta secca, fatto importantissimo nell’omeopatia.

Ci sono piante che seccate diventano poco efficaci come l’Erica, il Gallium, la Bardana, la Valeriana, l’Edera, il Capelvenere, l’Acetosella, la Cardiaca, il semprevivo, la Coclearia, la Pimpinella, ecc.

Perfino in alcuni oleoliti, dove normalmente si utilizzano piante secche per evitare che l’olio si irrancidisca, si usano fresche: esempio le foglie di Melissa e Malva, i fiori di Iperico, Arnica, Rosa gallica e Ligustro, la radice di Carota, i coni di Luppolo, il mallo di Noce, le gemme di Pino e di Pioppo, la corteccia di Salice, dato che anche queste piante essiccate prima, renderebbero nell’oleolito molto mento del loro valore curativo.

Nella tintura madre tutti i principi attivi estratti entrano in sinergia nel determinare le proprietà della pianta, molto più efficacemente che se operassero separatamente e sarebbe ancora meglio se la pianta venisse raccolta nel suo habitat naturale.

Nel momento della raccolta occorrerà un mortaio e pestello se la pianta è coriacea, un coltellino se raccolgo cortecce, un piccone se recupero radici profonde e un paio di guanti se raccolgo ortiche, oltre ad un paio di forbici robuste per sminuzzare il tutto. 

Serviranno almeno 3 settimane di macerazione, prima di filtrare la tintura madre. Se essa dovesse essere come quantità inferiore alla quantità che prevedevo di ottenere, allora impregno il residuo rimasto nel filtro di altro alcol puro e lo strizzo di nuovo, meglio con un torchietto, per poi rabboccare con il filtrato ottenuto la tintura madre.

Quando si fanno i calcoli per poi procedere praticamente con la preparazione della tintura madre, spesso nelle piante in cui si utilizzano i fiori freschi o le foglie tenere, sempre molto ricche di acqua che le gonfia, la loro immersione da parte della soluzione idroalcolica è difficoltosa. In questo caso conviene macinare bene la pianta in modo che la sua fibra precipita e quindi viene ben coperta dalla suo liquido.

Lo stesso problema può verificarsi con la pianta secca ricca di fibra dato che la sua umidità è stata evaporata per la conservazione. 

In qualche caso la fibra della pianta ingloba molta aria e questo ne aumenta il volume creando la difficoltà di coprirla con il mestruo di macerazione.

Ancora una volta occorrerà triturare finemente l’erba, favorendo inoltre una migliore estrazione dato che i questo caso aumenta la superficie di contatto fra la droga e il solvente impiegato.

ESEMPI PRATICI DI PREPARAZIONE DI ALCUNE TINTURE MADRI PARTENDO DA PARTI DIVERSE DELLA PIANTA

Volendo velocizzare i calcoli, saltando la fase della stufa pur sapendo che sarò un po meno preciso considero che i fiori contengono il 90% di umidità, le foglie tenere ne contengono circa l’80% (es Melissa), le foglie grasse (es. Rosmarino) contengono circa il 70-75% di umidità, le radici il 75%, le cortecce ne contengono il 66% e i frutti “asciutti” come le bacche di ginepro presentano ancora circa il 50% di acqua. 

Esempio di calcolo per la tintura madre da BACCHE ( di Ginepro) 

Utilizzerò 100 g di bacche,

il 50% del peso delle BACCHE è dato dalla loro umidità, di conseguenza anche il secco sarà circa di 50 g (cioè seccando completamente le bacche pesano 50g)

Moltiplico 50 g di secco per 10 ottenendo i grammi totali di tintura madre che preparerò da questa dose di bacche, cioè 500 g di soluzione idroalcolica, rispettando il rapporto stabilito per preparare la tintura madre secondo i criteri della farmacopea Francese, cioè Droga secca / Soluzione mista (di acqua e alcol) di 1/10  =  1 g droga secca ogni 10 g di soluzione idroalcolica.

In questa preparazione si tiene conto di 2 cose;

sia del grado alcolico da raggiungere alla fine della macerazione della tintura madre, sia del peso, espresso in grammi, dell’umidità contenuta ancora nella pianta fresca.

Con il metodo della tintura madre sono abbastanza costanti anche la quantità dei principi attivi estratti. 

Ogni tintura madre della pianta di Ginepro deve essere al 60% di alcol.

500 per 0.60 = 300 di alcol puro  e 500 – 300 = 200 gr di acqua.

Quindi ci serviranno 300 g di alcol puro e 200 g di acqua in totale.

Ma le bacche fresche contengono già 50 g di umidità, che saranno quindi sottratti ai 200 g di acqua totali, e otterrò che mi servono 150 g di acqua da aggiungere all’alcool  puro. 

Fatta la mia raccolta metterò 100 g di bacche fresche e contuse in 450 g di soluzione idroalcolica, ottenuta con 150 g di acqua e 300 g di alcol puro.

Ripongo il tutto nel barattolo, che poi chiudo e agito ogni giorno per 21 giorni.

Il barattolo, deve essere abbastanza voluminoso da rimanere in parte vuoto per permettere l’agitazione.

Dopo 21 giorni o più, si filtra la nostra tintura madre e se anche dopo aver strizzato il residuo solido rimasto nel filtro, in tutto non si ottengono 500 gr di TM,  riimpregno il residuo solido di nuovo alcol puro e lo ristrizzo per ottenere altro estratto con cui rabbocco la tintura madre precedente. 

Tintura madre RADICE di Valeriana

Altro esempio:Torno dai campi e peso 144 g RADICE fresca, che di solito contiene il 75% di umidità e il 25% di sostanza secca.

Moltiplico 144 g per 0,25 ( = 25%) e ottengo 36 g di secco

Moltiplico 36 g x 10 = 360 g di tintura madre che dovrò ottenere.

Dalla valeriana si estraggono bene i valepotriati e poi i baldrinali ( principali principi della valeriana) con un alcol al 60%.    

360 x 0,60  = 216 g di alcol puro.

360 x 0,40 = 144 g di H2O (acqua) totali utili.

144 gr acqua della tintura – 108 g (144 gr radice x 0,75 = 108 gr,  l’umidità già presente in 144 g di radice fresca ) = 36 g di H2O da versare in 216 g di alcol puro e per poi aggiungere sminuzzata i 144 g di radice raccolta ancora fresca.

(NB: diversi valori numerici coincidono e possono portare confusione!)

T.M. con FOGLIE grasse di rosmarino

Ho 100 g di foglie di rosmarino, le foglie contengono il 75% di umidità, cioè 75 g e 25 g di sostanza secca.

Moltiplico i 25 g x 10 = 250 g di soluzione idroalcolica da ottenere, che per il rosmarino deve avere un titolo di 65° alcol.

 Quindi 250  x 0,65 = 162.5 g di alcol puro e 250 g -162,5 = l’acqua totale 87,5 gr. 

Ora tolgo agli 87,5 gr l’acqua della pianta 75 g e ottengo 12,5 g di H20 che aggiunti all’alcol puro da mettere nell’alcol della tintura, cioè 162,5 g più i 100 g di foglie.

T.M. di FOGLIE tenere di Melissa

Parto da  200 g delle sue foglie, che conterranno circa 80% di umidità,

cioè 200 g x 0,80 = 160 g di umidità delle foglie fresche.

Poi moltiplico 200 g x 0,20 = 40 g di residuo solido e secco, questo valore lo moltiplico x 10 = 400 g di tintura madre da ottenere, che deve essere al 60% come grado alcolico.

400 x 0,60 = 240 g di alcol puro e 400 x 0,40 = 160 gr di H2O totale della soluzione.

160 gr della soluzione idroalcolica -160 gr di umidità della pianta = 0. 

Quì devo coprire i 200 g della mia pianta con 240 g di solo alcol e dato che le foglie di melissa  sono  molto voluminose dovrò  macinarle molto bene, anche aiutandomi con un estrattore se possibile, oppure pestarle manualmente in un mortaio di pietra.  

Tintura madre con i FIORI di Calendula al 60% di alcol

parto da 60 g di fiori freschi, i fiori in genere contengono il 90% di H2O, cioè 54 g e 6 g di secco che moltiplico x 10 = 60 g di tintura madre, che deve essere al 60 %

cioè 36 g di alcol e 24 g di H2O totale. Ma l’umidità dei fiori è superiore (= 54 g)

Dovremmo fare 24 – 54 ma viene -30, in questo caso una parte della pianta dovrà essere prima seccata, o non strizzata più di tanto durante la filtrazione dato che nella fibra dei loro fiori (nel filtro) rimane raccolta ancora buona parte di questa umidità. 

ALCOLATURO

E’ un’altro tipo di tintura che come la tintura madre viene ottenuta partendo dalla pianta fresca o dal suo succo, messa a  macero in eguale quantità espressa in grammi di alcol puro.

Il rapporto fra la pianta fresca e l’alcol puro è di 1/1 e alla fine della macerazione il grado alcolico sarà intorno ai 50-60 gradi.

La tintura madre potrebbe somigliare a questa preparazione, solo che a seconda di dove viene raccolta, o in una stagione ricca di pioggia, anche i principi attivi dell’alcolaturo saranno più o meno diluiti, e quindi da un punto di vista fitoterapico essa è meno facilmente gestibile, data la loro variabilità. Un altro punto che la penalizza è che con essa non si determina, sulla base dell’umidità contenuta nella pianta, il grado alcolico ideale per estrarre soprattutto i principi attivi più efficaci per una determinata azione curativa.   

Da questo punto di vista la concentrazione di principi attivi contenuti in un alcolaturo, ma anche in un alcolito, rimane sempre molto limitata rispetto alla concentrazione degli stessi che si raggiunge nel farmaco.

L’ALCOLATO invece è il distillato di una tintura

L’IDROLATO è l’acqua aromatica che più pesante si condensa sotto l’olio essenziale, durante la distillazione dello stesso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *