I gemmoderivati o macerati glicerinati o meristematici sono preparati utilizzando i tessuti ancora giovani, come le gemme, in cui le cellule non si sono ancora differenziate per diventare foglie o fiori, radichette, ecc.
Le molecole dei principi attivi in questi tessuti non sono ancora formate: le cime di piante considerate velenose come il Tamaro e la Vitalba, per esempio, vengono inclusi fra gli spinaci selvatici e quindi edibili, in quanto i tessuti di questi germogli non hanno ancora preso forma e così anche le loro molecole nocive.
Fra questi tessuti meristematici troviamo:
le gemme, le radichette, la corteccia delle radichette e dei rami giovani e i semi freschi, tutti questi tessuti contengono il 90% di acqua.
Giovani getti con il 75% di acqua e il 25% di secco.
Semi secchi contengono il 50% di acqua.
Linfa che verrà considerata come una unità
Questi tessuti ancora in embrione sono chiamati meristemi, e sono ricchi in qualità e quantità di sostanze non presenti nei tessuti già formati come: gli ormoni vegetali tipo le auxine e le gibberelline,
gli enzimi, gli acidi nucleici, gli aminoacidi, le vitamine, le proteine, ecc.
L’insieme di queste sostanze estratte nel macerato glicerinato agiscono sul “terreno” della malattia ovvero non sui sintomi come le molecole chimiche formate e cristallizzate, ma in profondità e in maniera dolce sul corpo fisico.
Stimolano cioè gli organi emultori come i reni, il fegato, l’intestino, i polmoni, la pelle, il sangue e la linfa, promuovendo una profonda depurazione del corpo,
auspicabile questa anche prima di una terapia omeopatica.
Viene stimolato il reticolo endoteliale a produrre le cellule macrofaghe e quindi vengono alzate le difese immunitarie e tutto il corpo viene disinfiammato.
Questa fitoterapia, parte dalla pianta fresca nel fare la macerazione come la tintura madre ma è molto più diluita ( il rapporto droga secca / estratto è di 1 a 20 a cui segue un’ulteriore diluizione, alla prima decimale omeopatica).
Il grado alcolico finale dell’estratto è più basso di quello della tintura madre cioè intorno ai 30°alcolici, e le molecole chimiche non sono ancora formate, sono invece presenti i fattori di crescita, (sopra citati)
Per tutti questi motivi indicherei questa terapia anche ai bambini che presentano un corpo molto più sensibile e ai quali si darà un dosaggio giornaliero ancora più basso.
Il gemmoderivato si conserva per 5 anni essendo superiore ai 25°alcolici indispensabili per la conservazione di una tintura.
Si ottiene macerando i tessuti in alcool puro, che penetra bene i tessuti più duri estraendo bene le virtù vegetali, veicola bene la vitalità della pianta, quì molto presente ed è un ottimo conservante.
La glicerina vegetale, o il miele suo sostituto, estraggono bene dalle gemme i fitormoni.
Esempio di preparazione:
Si parte da una piccola quantità, data la alta diluizione che verrà fatta. Scelgo le gemme,100 g di gemme, contengono il 90% di acqua e il 10% di sostanza secca, cioè 10 g che moltiplico per per 20 e ottengo la quantità di solvente espressa in grammi, cioè 200 g ripartiti in parti uguali fra l’alcol 100 g e altri 100 g di miele. Quindi per 30 giorni metto i miei 100 g di gemme triturate in 200 g della miscela di alcool e miele.
Durante questo periodo agito bene il macerato ponendolo sempre al buio e al fresco.
Quindi torchio e filtro, eventualmente rabbocco con alcol e miele fino ad arrivare con l’estratto al peso del solvente iniziale, cioè 200 g e a questo punto eseguo su un campione di estratto per esempio di 20 g la prima diluizione decimale dell’omeopatia.
20 g moltiplicati per 9 ottengo 180 g di nuovo solvente in cui poi diluirò 20 g del mio estratto precedente, che ne saranno appunto un decimo.
Il solvente per questa diluizione è ora costituito dal 50% di miele cioè 90 g,(la metà di 180), 30% di alcool sempre di 180 g che fa 54 g di alcool e 20% di acqua che su 180 g totali sarà 36 g di acqua.
Diluiti i 20 g del primo macerato in questa miscela di miele , alcool e acqua in tutto 180 g, ottengo 200 g di estratto pronto per essere assunto 35-50 gocce in poca acqua tre volte al giorno.